L’ansia di risorgere

Tra tutte le ansie di questo tempo incerto
tra le pieghe dei mille copioni umani e degli infiniti destini del cosmo,
che io mai dimentichi di ascoltare l’ansia di risorgere.
Che impari a rintracciarla nelle trame della mia vita, tra le parole di coloro che ascolto,
nelle lacrime di chi mi chiede aiuto come tra i sorrisi di chi gratuitamente lmi offre la sua amicizia.
È un’ansia a cui fanno caso pochi,

a cui i maestri persi nelle loro teorie non prestano attenzione, a cui i terapeuti e gli accompagnatori focalizzati sul visibile spesso non danno ascolto, a cui i governanti così focalizzati sul potere, non badano in nessun modo.

Eppure quest’ansia attraversa l’intero universo, tutta la materia, ogni forma di vita, ogni cuore umano.
Le stelle, le supernove, i buchi neri hanno l’ansia di risorgere.
Il picchio testardo che becca contro il legno ha l’ansia di risorgere.
Il cane che abbiamo amato e visto andare via tra le nostre carezze ha l’ansia di risorgere.
Un amore finito, un rapporto spezzato, un legame interrotto ha la l’ansia di risorgere.
I poveri della terra, i folli e i marginali, gli ultimi a cui abbiamo dato accoglienza solo nei nostri fondali hanno l’ansia di risorgere.
Il nostro cuore ferito, la nostra anima vulnerabile, il nostro corpo fragile ha l’ansia di risorgere.
Tutto da sempre si confronta con la morte e con le molte morti di ogni giorno.
E anche in noi quando le fondamenta del noto crollano – togliendoci la bussola giocattolo che ci eravamo costruiti per crederci al sicuro – quest’ansia viene fuori, impetuosa e senza consapevolezze, tra mille sintomi che divengono pietre giganti che sembrano chiuderci dentro nei sepolcri che non vediamo, credendoli case confortevoli.
Nessun sepolcro tuttavia potrai mai spegnere l’ansia di risorgere.
Perché quest’ansia sana è la forza di ogni percorso di guarigione, la genesi di ogni rinascita, ed è iscritta neil codice genetico di tutto ciò che vive, di tutto ciò che è.
E dal di dentro o dal di fuori, dall’alto o dal basso, dal centro del cuore o dai margini dell’anima, giungerà una voce a salvarci – anzi, è già giunta per chi sa ascoltare la vita- e a ridestarci con le parole dell’amore : “vieni fuori, esci dal tuo sepolcro, liberati, vivi”.